L'ora legale estiva[1] (Neviani/ Feyles -"Geografia generale") è la convenzione di avanzare di un'ora le lancette degli orologi durante il periodo estivo, in modo da aumentare la luce solare nel tardo pomeriggio a scapito del primo mattino. Tipicamente, lo spostamento in avanti avviene all'inizio della primavera, per venire annullato durante l'autunno.
Di contro, l'orario di base usato da ogni paese durante l'inverno prende il nome di ora legale o civile convenzionale
Storia [modifica]
Già nel 1784 l'inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblicò un'idea sul quotidiano francese Journal de Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l'idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.
Nel mondo [modifica]
Nell'Unione europea l'adozione dell'ora legale è armonizzata dal 1996, nonostante le polemiche di alcuni stati membri. Tuttavia nel mondo l'ora legale non segue sempre le stesse regole, e talvolta non è neppure utilizzata, come ad esempio in Giappone e ovviamente nei paesi equatoriali.
Nell'emisfero australe, l'ora legale segue un calendario invertito rispetto all'Europa e al Nord America: in Australia - negli Stati che la adottano - è in vigore dall'inizio di ottobre all'inizio di aprile, mentre in Brasile si va da novembre a febbraio. In Africa è scarsamente usata, così come in Asia, dove si usa nelle Repubbliche caucasiche dell'ex Unione Sovietica, ma non in molti stati in quanto i calendari non sono omogenei. In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l'ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l'arco dell'anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un'ora per aggiungere luce alla sera.
Italia e Svizzera [modifica]
In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, tramite il decreto legislativo n°631 del 25 maggio, e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Durante l'occupazione jugoslava di Trieste, l'esercito titino la vietò per segnare anche cronograficamente il distacco della città giuliana dall'Italia. Tuttavia dal 1966, in periodo di crisi energetica, è stata utilizzata con continuità pur con modalità varianti negli anni: dal 1966 al 1980 venne stabilito che l'ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995 si stabilì invece di estenderla dall'ultima domenica di marzo all'ultima di settembre. Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo si stabilì di prolungarne ulteriormente la durata dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.
In Svizzera l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1981, e attualmente è anch'essa liberamente coordinata con le direttive dell'Unione europea.
Benefici e critiche [modifica]
Con l'ora legale, dal 2004 al 2007, l'Italia ha risparmiato complessivamente oltre 2,5 miliardi di kilowattora, pari a 300 milioni di euro, secondo quanto calcolato da Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione; il risparmio per il solo 2007 è stato di 645,2 milioni di kilowattora.
Da sondaggio condotto dal Codacons risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale. La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, che non permetterebbe un risparmio energetico durante l'inverno ma eliminerebbe il cambio dell'ora