I solstizi d'inverno e di estate sono rispettivamente il 21 giugno e il 22 dicembre che in teoria dovrebbero coincidere con i periodi dell’anno rispettivamente di maggior caldo e di maggior freddo, ma sappiamo bene che così non è, e che in realtà questi periodi sono spostati in avanti di circa un mese.
Infatti, secondo la tradizione gli ultimi tre giorni di gennaio, detti i giorni della merla, sarebbero i più freddi dell'anno.
Ciò è dovuto all’inerzia termica del nostro pianeta che non si raffredda e non si riscalda istantaneamente.
Inoltre l'andamento delle temperature è sempre altalenante a causa della rotazione del sistema depressionario, ciò spiega perché spesso gennaio è meno freddo di dicembre.
Il complesso fenomeno degli anticicloni e dei cicloni spesso ha un andamento quasi periodico, ad esempio a novembre, frequentemente l’anticiclone proveniente dalla Spagna rende più mite il clima, originando la leggenda dell’estate di San Martino (dal 11 novembre).
In primavera vi sono secondo la tradizione popolare fenomeni periodici detti nodi del freddo: i "giorni della vecchia" (29, 30 e 31 marzo), il "nodo del cuculo" (10 aprile), il "nodo di San Marco" (25 aprile) il cosiddetto "maggio francese" (11,12 maggio) e infine i "Santi di Ghiaccio", San Mamerto, San Pancrazio, San Servazio e San Bonifacio di Tarso (11, 12, 13 e 14 Maggio) che sono esattamente opposti all'estate di San Martino.